L’Amministrazione Comunale di Sant’Elena aderisce all’iniziativa “M’illumino di vita” promossa dall’associazione Prematuramente APS, illuminando il monumento ai caduti in piazza nella giornata di domenica 17 novembre con il colore viola (simbolo del bimbo prematuro) per sensibilizzare le persone sul tema dei neonati pretermine, richiamare il valore dell’assistenza e sottolineare l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire il verificarsi della prematurità.
Un piccolo gesto di solidarietà, sostegno e vicinanza a tutte quelle famiglie che lottano ogni giorno insieme ai loro piccoli guerrieri. 💜💜💜
“Il neonato al centro del futuro” è lo slogan della campagna promossa dalla Società Italiana di Neonatologia – SIN e il ministero della Salute in occasione della Giornata mondiale della prematurità, che si celebra ogni anno il 17 novembre.
La Giornata mondiale della prematurità (World Prematurity Day), riconosciuta dal Parlamento Europeo grazie all’impegno della European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) è stata istituita nel 2008 per richiamare l’attenzione sul tema.
I dati
In Italia, i neonati pretermine costituiscono il 10% delle nascite totali, incidendo sulla mortalità neonatale per il 50% e su quella infantile per il 40%, con un forte impatto sul SSN (dati 2015-2017 sistema Neonatal network – Società italiana di neonatologia).
Si tratta di bambini nati prima della 37esima settimana di gestazione che, fin dai primi istanti di vita, hanno bisogno di terapie intensive neonatali adeguate poiché non hanno ancora maturato del tutto organi e apparati e non sono ancora capaci di adattarsi alla vita fuori dal grembo materno. In particolare, l’assistenza e le cure per garantire la sopravvivenza e per ridurne le possibilità disabilità future sono fondamentali per quelli più piccoli, chiamati “molto pretermine” o “estremamente pretermine” (rispettivamente sotto le 32 o le 28 settimane di gestazione).
La Giornata mondiale della prematurità (World Prematurity Day), riconosciuta dal Parlamento Europeo grazie all’impegno della European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) è stata istituita nel 2008 per richiamare l’attenzione sul tema.
I dati
In Italia, i neonati pretermine costituiscono il 10% delle nascite totali, incidendo sulla mortalità neonatale per il 50% e su quella infantile per il 40%, con un forte impatto sul SSN (dati 2015-2017 sistema Neonatal network – Società italiana di neonatologia).
Si tratta di bambini nati prima della 37esima settimana di gestazione che, fin dai primi istanti di vita, hanno bisogno di terapie intensive neonatali adeguate poiché non hanno ancora maturato del tutto organi e apparati e non sono ancora capaci di adattarsi alla vita fuori dal grembo materno. In particolare, l’assistenza e le cure per garantire la sopravvivenza e per ridurne le possibilità disabilità future sono fondamentali per quelli più piccoli, chiamati “molto pretermine” o “estremamente pretermine” (rispettivamente sotto le 32 o le 28 settimane di gestazione).

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