Piano casa: Consiglio veneto approva la terza proroga

casaCon 28 voti favorevoli e 17 contrari e dopo un acceso dibattito protrattosi sino a tarda notte, soprattutto sul ruolo dei Comuni nel rilascio dei permessi e nell’imporre gli standard urbanistici (verde, parcheggi, infrastrutture), le distanze minime tra edifici, gli sconti sugli oneri di urbanizzazione, il Consiglio regionale ha approvato la terza proroga al Piano Casa. L’aula ha confermato la possibilità di ampliare del 20 per cento del volume o della superficie gli edifici esistenti, in deroga ai piani urbanistici e ai piani ambientali dei parchi regionali (ma in questo caso con parere vincolante della Soprintendenza). Gli ampliamenti potranno essere realizzati anche su un lotto limitrofo, sino a 200 metri di distanza dall’edificio principale, su un diverso corpo di fabbrica. In ogni caso, è consentito a tutti un ampliamento sino a 150 metri cubi per le prime case singole. Potranno beneficiare delle agevolazioni (oneri di urbanizzazione azzerati) e dei bonus i titolari di prima casa, i familiari (coniuge, figli e parenti in linea retta), gli affini e “altri aventi diritto” (formula compromissoria e generica che ha consentito di mettere d’accordo le diverse forze politiche rispetto alle famiglie non tradizionali). L’aula ha inoltre stabilito che la percentuale del 20 per cento del bonus volumetrico potrà essere aumentata di un ulteriore 5 per cento per le abitazioni e del 10 per cento in caso di edifici non residenziali, per interventi di messa in sicurezza antisismica dell’intero edificio. Un ulteriore aumento del 10 per cento della volumetria per interventi sugli edifici esistenti è previsto nei casi di rimozione dei tetti in amianto. Molto più sostanziosi i premi volumetrici riconosciuti a chi abbatte il vecchio edificio e lo ricostruisce per migliorarne la qualità architettonica ed energetica e la sicurezza: in questo caso il bonus è del 70 per cento, elevabile all’80 per cento nel caso di utilizzo di tecniche costruttive di bioedilizia. Il premio volumetrico è riconosciuto anche a chi ricostruisce il nuovo edificio in un’area diversa, purché sempre di proprietà.Il nuovo piano casa sarà applicabile anche in zona agricola, ma con alcune limitazioni. Si potranno ampliare, infatti, solo gli edifici residenziali o quelli destinati alla conduzione del fondo e non più utilizzati. In caso di edifici residenziali situati in zone a rischio idrogeologico, il nuovo piano incentiva la demolizione e la ricostruzione in zona sicura con un premio del 50 per cento del volume o della superficie, consentito anche in zona agricola, purché l’area non sia sottoposta a specifici vincoli di tutela.Tra le novità introdotte dall’aula ci sono l’esenzione dagli oneri per i permessi di costruzione per le famiglie numerose con almeno tre figli. Pagherà invece per intero gli oneri, addirittura maggiorati del 200 per cento nei comuni turistici, chi non manterrà la residenza per almeno 42 mesi nell’abitazione ampliata con i benefici del piano casa. Abrogato dal Progetto di legge il punto relativo alla questione delle distanze, confermando quanto previsto dal Piano casa attualmente in vigore. Per quanto riguarda le attività commerciali approvato l’articolo che consente ai Comuni, che non hanno ancora approvato il PAT, una deroga al fine di adottare una variante allo strumento urbanistico finalizzata all’insediamento all’interno dei centri storici di strutture di vendita medie e grandi. L’aula ha invece respinto la manovra emendativa del Pd, Idv e Sinistra veneta che cercava di conservare i poteri decisionali dei Comuni nell’applicazione del Piano casa previsti nelle due precedenti edizioni. Infine per quanto riguarda la durata il nuovo Piano casa rimarrà in vigore fino al 2017.

Comunicato stampa Consiglio regionale (Arv) Venezia 29 nov. 2013
Please follow and like us:

Lascia un commento