Non c’è stata alcuna strategia illegittima nelle votazioni per le rappresentanze delle commissioni avvenute durante il primo Consiglio Comunale lo scorso 13 Giugno, tant’è che dall’analisi delle delibere del 2009 ovvero la n.30 del 20.06.2009 (commissione elettorale), la n.37 del 23.07.2009 (commissione per l’aggiornamento degli elenchi dei giudici popolari) e la n.38 del 23.07.2009 (commissione edilizia) risulta che il consigliere Paribello cinque anni fa abbia votato esattamente con le stesse modalità con cui ha operato la maggioranza oggi.
Questo non significa che se c’è una regola statutaria essa non debba andare rispettata, anzi!
Ci limitiamo solamente ad evidenziare che a seconda della sedia in cui si siede, Paribello si comporta in maniera differente! Se le regole ci sono Paribello doveva farle valere anche allora! O – chiediamo – una regola deve essere fatta valere solo quando conviene?!
Quello che è intuibile è che, tanto allora quanto oggi, la maggioranza ha fatto affidamento sull’istruttoria degli atti così come preparata dagli uffici.
Se Paribello avesse partecipato alla seduta del Consiglio Comunale avrebbe potuto fare presente la regola statutaria al Segretario Comunale.
In ogni caso l’accusa di Paribello non ha alcun senso dal momento che anche il consigliere della sua lista, presente alla seduta, non solo nulla ha contestato, ma ha preso parte a tutte le votazioni. Quindi, invece di innescare l’ennesima sterile polemica, invitiamo Paribello ad istruire anche il consigliere del proprio gruppo di minoranza, in vista delle sedute di Consiglio Comunale a cui lui non possa partecipare per motivi personali.
La maggioranza, in ogni caso, agirà in autotutela ogni qualvolta ravvisi decisioni o scelte che debbano essere coordinate con il dettato normativo e si attiverà tempestivamente perché questo sia realizzato, chiedendo allo stesso tempo che tutto quanto risulta pienamente rispettoso della legge, venga mantenuto in essere.
