Il processo di riforma in materia di federalismo fiscale (L. 42/2009 e D. Lgs 216/2010) consentirà di erogare i trasferimenti perequativi agli Enti locali in base ai fabbisogni standard abbandonando il criterio della spesa storica che è alla base sia di inefficienze nella distribuzione dei trasferimenti intergovernativi sia di cattiva gestione della spesa da parte dei governi locali. Questo numero di Statistiche Flash illustra una breve sintesi del lavoro coordinato da Danilo Ballanti della SOSE S.p.A. nel corso del biennio 2011-2012 e sintetizza i risultati ottenuti relativi al Veneto. Un approfondimento e una più precisa nota metodologica saranno presenti nel capitolo 14 del Rapporto Statistico 2013. Per garantire efficienza ed equità nella spesa il SOSE ha costruito ex novo una banca dati sull’attività degli Enti locali attraverso l’elaborazione e l’invio agli stessi di questionari con cui sono state raccolte informazioni contabili, di carattere quantitativo sugli input e sugli output di ogni servizio e informazioni relative al contesto territoriale e socio-economico locale. Da questi dati sono stati calcolati: la funzione dei fabbisogni standard, attraverso la relazione esistente tra la spesa storica e le variabili di contesto; la funzione dei livelli quantitativi delle prestazioni, una funzione dei livelli di servizio attraverso la relazione esistente tra le variabili di contesto e l’output prodotto; la frontiera di efficienza produttiva, un sistema di indicatori di performance e stima dell’efficienza produttiva; un sistema di allocazione efficiente della spesa, un prodotto di benchmark e di simulazione che permette all’Ente locale di riallocare in modo efficiente la spesa. L’analisi congiunta dei differenziali tra spesa storica e fabbisogno standard e tra output effettivo (output storico) e livelli quantitativi delle prestazioni (output standard) dà luogo ad una mappa di posizionamento degli Enti locali. In essa gli Enti collocati nel II quadrante sono denominati “virtuosi”, in quanto presentano una spesa storica inferiore ai fabbisogni standard e soddisfano una domanda effettiva superiore a quella potenziale; nel III quadrante si collocano gli Enti denominati “sotto livello” in quanto, a fronte di un fabbisogno standard superiore alla spesa storica, dovrebbero soddisfare una domanda potenziale (output standard) più alta rispetto a quella che è l’attuale capacità di offerta (output storico); gli enti posizionati nel IV quadrante sono denominati “non virtuosi” in quanto presentano una spesa storica superiore al fabbisogno e possiedono una capacità di offerta inferiore alla domanda potenziale. Gli enti posizionati nel I quadrante, denominati “sopra livello”, sono quelli che la cui spesa storica risulta superiore al fabbisogno standard, ma offrono anche un livello di servizio superiore alla domanda potenziale. (Fonte STATISTICHE FLASH ANNO 13 – GIUGNO 2013 – REGIONE DEL VENETO).
I FABBISOGNI STANDARD: EFFICIENZA ED EQUITA’ NELLA SPESA DEGLI EE.LL.
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