SANITÀ, AVVIATO IN COMMISSIONE ESAME NUOVE SCHEDE OSPEDALIERE

corsia-ospedale(2)Con la presentazione da parte dell’assessore alla sanità Luca Coletto ha preso avvio nella commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Leonardo Padrin (Pdl), l’esame delle nuove schede ospedaliere, che danno applicazione al piano sociosanitario 2012-2016. Dopo le audizioni di giovedì 4 luglio, la commissione dedica altre due giornate (venerdì 12 e giovedì 18 luglio) all’ascolto di osservazioni, critiche e proposte che perverranno dagli operatori della sanità, dagli enti territoriali, dalle associazioni e dal mondo delle categorie sociali ed economiche. Finora le audizioni hanno coinvolto l’azienda integrata di Verona, l’Aris, lo Iov, l’Anaao, la Fimmg, il Policlinico San Marco e l’Aiop. Le prime reazioni in commissione, espresse dagli esponenti delle opposizioni, hanno dato avvio al confronto evidenziando interrogativi, dubbi e criticità. Il vicepresidente della commissione Sanità Claudio Sinigaglia (Pd), aprendo il dibattito, ha dato un vero e proprio ‘ultimatum’ alla Giunta, sollecitandola a presentare entro un mese – prima della pausa d’agosto – le schede territoriali, vera chiave di volta del nuovo piano sociosanitario. Piero Marchese (Pd) ha rilevato l’incompleta applicazione delle precedenti schede ospedaliere del 2002 e si è chiesto quali novità strutturali e di impostazione ci siano nella nuova organizzazione ospedaliera proposta dalla Giunta. Marchese ha inoltre puntato l’indice sull’applicazione non omogenea del parametro del 3,5 posti letto per mille abitanti nelle diverse aree del Veneto. “Vorrei, infine, capire – ha concluso Marchese – in base a quale criterio si sono tagliati i posti letto nelle strutture private rispetto al pubblico, perché non c’è proporzionalità tra i due gestori”. Per Antonino Pipitone, capogruppo IdV, la nuove schede ospedaliere cancellano interi servizi o attività, come la rete di assistenza ai pazienti diabetici. “Non sarà certo possibile accogliere le richieste di tutti – ha rilevato Pipitone – ma chiediamo almeno di poter discutere e capire i margini di manovra per poter rispondere ai bisogni di salute dei veneti”. Stefano Fracasso (Pd) ha chiesto chiarezza sulle risorse effettivamente disponibili, in particolare per attivare i nuovi posti letto nelle strutture territoriali. “Non sono convinto – ha spiegato – che la chiusura di posti letto negli ospedali e l’attivazione di posti letto nelle strutture intermedie avvenga per semplice travaso e produca un risparmio immediato nella spesa regionale”. Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra veneta ha criticato le contraddizioni della Giunta regionale sulle sperimentazioni gestionali, in particolare su quella del Codivilla Putti a Cortina d’Ampezzo: “La legge regionale approvata quest’anno ne prevede la gestione pubblica – ha ricordato Pettenò – mentre le nuove schede, disattendendo la legge, ne stabiliscono l’affidamento a privati. Non consentiremo che le leggi regionali siano ignorate dall’organo esecutivo, che è tenuto ad applicarle”.

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