BONUS MOBILI 2013-2014 E NON SOLO…
E’ in esame alle Camere il testo definitivo del disegno di legge contenente “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge di Stabilità 2014) che, tra i diversi provvedimenti, definisce le proroghe relative alle detrazioni per ristrutturazioni edilizie e per riqualificazione energetica per tutto il 2014.
Alla detrazione del 50% per la realizzazione di interventi di ristrutturazione edilizia, si associa un ulteriore incentivo per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
FederlegnoArredo, Federmobili e Angaisa, con riferimento anche a quanto stabilito dalla Legge 90/2013 e dalla Circolare n. 29/E dell’Agenzia delle Entrate, hanno pubblicato un nuovo opuscolo informativo, denominato Vademecum operativo – Bonus mobili 2013-2014, per meglio comprendere:
- chi sono i beneficiari
- la validità dell’agevolazione
- quali sono i beni agevolabili
- a quali interventi è collegato
- le modalità di pagamento
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LE INFORMAZIONI DI BASE
- Il provvedimento per la detrazione fiscale in caso di ristrutturazioni edilizie è stato prorogato fino al 31 dicembre 2013. Il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro, di cui è detraibile il 50% in dieci anni
- È stato aggiunto un bonus per l’acquisto di mobili fino ad un massimo di spesa di 10.000 con una detrazione del 50% in dieci anni (il bonus di 10.000 euro per i mobili è ulteriore rispetto al tetto dei 96.000 per spese di ristrutturazione)
- Il disegno di legge Stabilità ha previsto la proroga del termine ultimo al 31 dicembre 2014.
- Beneficiari del provvedimento sono tutte le persone fisiche che hanno in corso una pratica di ristrutturazione o manutenzione straordinaria a partire dal 26 giugno 2012
- In sintesi, la detrazione è collegata agli interventi:
– di manutenzione ordinaria, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale
– di manutenzione straordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali
– di restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali
– di ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali
– necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie elencati nei punti precedenti, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza
– di restauro e di risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro sei mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. - E’ possibile che le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici siano sostenute prima di quelle per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione dell’immobile cui i beni sono destinati
- Il bonus riguarda esclusivamente l’acquisto di mobili destinati all’arredamento di immobili residenziali oggetto di una ristrutturazione
- Sono compresi anche i grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni
- Il bonus è destinato all’acquisto di tutti i tipi di arredo effettuati a partire dal 6 giugno 2013 e non oltre il 31 dicembre 2014 (fa fede la data del pagamento secondo il criterio di cassa)
- I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico “parlante” dal beneficiario della detrazione, oppure tramite carta di credito o di debito.
- Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione
- Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di 10.000 euro va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.