PiediBus a Sant’Elena

Genitori volontari ed alcuni nonni sono il motore del PiediBus di Sant’Elena, arrivato oggi a circa 80 alunni iscritti.
Il progetto, promosso dalla Amministrazione Comunale di Sant’Elena in collaborazione con il Servizio Educazione Promozione della Salute Ulss 17, Istituto Comprensivo di Villa Estense, Comitato Piedibus genitori-insegnanti, rappresenta un’iniziativa concreta diretta a salvaguardare il futuro delle nuove generazioni attraverso piccoli gesti quotidiani, come appunto un nuovo modo di andare a scuola sicuro, salutare e divertente.
Il progetto prevede l’accompagnamento a scuola dei bambini disposti in fila, come una sorta di “autobus umano”, sotto l’occhio vigile di due o più genitori che aprono e chiudono questo singolare trenino. Il tutto, all’interno di percorsi casa-scuola assolutamente sicuro, con tanto di capolinea e fermate.
Poco prima delle ore 8 i marciapiedi saranno impegnati da decine di bambini, con gilet giallo ad alta visibilità che, chiacchierando, arrivano a scuola dopo 15 minuti di moto mattutino ( le maestre prevedono che saranno più svegli e pronti ).
Ogni fermata ha un orario preciso, e qui i bambini attendono il passaggio dei loro compagni. Man mano che si procede la fila si allunga.
I bambini, muovendosi in sicurezza, giorno dopo giorno, diventano più autonomi e responsabili. Imparano le vie del proprio paese ed i punti in cui bisogna prestare particolare attenzione.
Quest’anno l’iniziativa parte in via sperimentale dal 2 maggio prossimo e continuerà per tutti i mercoledì fino alla fine dell’anno scolastico, ma servono genitori o nonni con la voglia di fare una passeggiata di 20 minuti. Il servizio del PiediBus eviterà ogni giorno il transito di circa 40 auto nei pressi della scuola.
Un grande ringraziamento ai genitori e nonni che partecipano a questo progetto, in particolare al Sig. Giuseppe Scuderi, giunge da parte della Giunta Comunale che ha sostenuto e condiviso con vigore questo progetto, affermando inoltre che:
”Quest’iniziativa è un messaggio di senso civico ma anche di sano accompagnamento educativo“.

               Antonio Paribello

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